Ma che meccanica

Per la trasmissione di potenza servono i rinvii angolari – Siamo andati a vedere come li costruisce un’azienda emiliana anche grazie ad artigiani esterni a “chilometro zero”.

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C’è la necessità di trasmettere la potenza di un moto rotatorio tra due assi disposti a novanta gradi tra di loro, anche in situazioni complesse e particolari per le quali non esistono prodotti a catalogo? Una buona soluzione potrebbe essere quella di ricorrere ai rinvii angolari che la DZ Tramissioni di Zola Predosa (BO) progetta e propone da oltre un quarto di secolo. La gamma standard di rinvii angolari comprende ventisei diverse grandezze, alberi da 8 a 85 mm, potenze fino a 477 Kw e una velocità di rotazione fino a 3000 giri/minuto, ma l’azienda bolognese è in grado di studiare e realizzare anche trasmissioni speciali in tempi molto rapidi. Vediamo più da vicino la storia di DZ Trasmissioni, come è organizzata e quali sono i suoi punti di forza.

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Crescita lenta e continua

Claudio Pullega, attuale amministratore delegato di DZ Trasmissioni, ha fondato l’azienda nel 1986 assieme a Didimo Zanetti, l’imprenditore a capo dell’omonima azienda di Casalecchio di Reno specializzata nella costruzione di ingranaggi conici a dentatura diritta ed elicoidale e cilindrici dal 1946, esattamente 40 anni prima. Una curiosità: il logo di DZ Trasmissioni non a caso è l’acronimo di Didimo Zanetti, ma se lo si guarda al contrario diventa ZP, come Zanetti Pullega. Nel 1996 Claudio Pullega ha preferito continuare la sua avventura imprenditoriale da solo, rilevando le quote appartenenti al suo socio iniziale, che è comunque rimasto un fornitore primario dell’azienda di Zola Predosa. Negli anni, DZ Trasmissioni si è sviluppata e può vantare un fatturato di oltre 4 milioni di euro nel 2013 (nel 2012 era di 3,5 milioni di euro) conseguito con soltanto otto dipendenti interni.Una crescita lenta e lineare del 10% anno su anno quindi, anche in questi tempi di mercato difficile. «Per quanto riguarda la nostra filosofia produttiva – spiega Pullega – ci affidamento molto a terzisti. Abbiamo ottimizzato l’outsourcing creando un tessuto artigianale di piccole aziende che operano quasi esclusivamente per noi, in grado di lavorare anche il sabato e la domenica quando ci sono particolari necessità. Questa fitta e oliata rete di aziende “a chilometro zero” ci consente quindi di essere flessibili senza rinunciare alla qualità».

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In effetti, per fatturato e produzione, DZ Trasmissioni potrebbe essere un’azienda con oltre cinquanta dipendenti. La scelta di esternalizzare il lavoro, in controtendenza rispetto a quello di altre realtà simili a quella della società di Pullega, si è quindi rivelata vincente. «Non dobbiamo però dimenticare – precisa l’amministratore – che molte di queste aziende lavorano per noi da oltre 25 anni con soddisfazione reciproca, perché più che considerarli fornitori che si possono spremere fino all’ultimo li riteniamo collaboratori e parte integrante della nostra impresa». Nella sede principale di DZ Trasmissioni vengono quindi fatte soltanto la progettazione, il montaggio e il collaudo. I fornitori sono comunque tenuti a rispettare, e lo fanno anche in virtù di una collaborazione lunga un quarto di secolo, come sottolineava Pullega, i rigidi standard qualitativi aziendali.

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La produzione standard e speciale

Come abbiamo accennato all’inizio, DZ Trasmissioni, oltre ad avere il know-how per costruire rinvii angolari speciali su disegno dei clienti, ha una gamma di prodotti standard. In particolare, su questo fronte, i rinvii angolari serie DZ e ZP sono stati progettati per applicazioni industriali ove occorre trasmettere un moto rotatorio di potenza tra alberi disposti perpendicolarmente tra loro. Sono disponibili in nove diverse misure e possono essere a due o tre uscite con rapporto di trasmissione 1/1 o 1/2 o 1/3. Il carter è di tipo monoblocco rigido in lega di alluminio, con quattro o sei piani di attacco e 3/4 condizioni di centraggio. Gli ingranaggi sono conici, tagliati su macchine Gleason, con dentatura spiroidale che assicura la massima capacità di carico.

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Recentemente, ed ancora in fase di completamento, è nata una nuova serie standard di rinvii con forma cubitale con otto diverse grandezze, sedici diverse forme costruttive e cinque rapporti di riduzione. Sono gli stessi clienti che hanno esercitato pressioni per ottenere questa nuova gamma, stanchi di inseguire promesse tecniche mai mantenute e consegne inaffrontabili. La DZ trasmissioni non si è limitata a copiare pedestremente i prodotti della concorrenza, ma ha introdotto importanti novità nel progetto, che si possono riassumere in quattro punti fondamentali: più leggeri, più precisi, più robusti e più economici. Più leggeri perché il carter è in alluminio anziché in ghisa e questo mediamente fa calare il peso dei gruppi del 60%, aspetto importante per le nuove esigenze di risparmio energetico. Più precisi perché il carter in un pezzo unico, diversamente dalla progettazione canonica in quattro pezzi, consente maggiori precisioni su giochi angolari e centrature. Più robusti in quanto l’eliminazione delle canoniche flange consente alesaggi molto più ampi, che accolgono ingranaggi e cuscinetti di diametro superiore a parità di dimensioni esterne. E nondimeno più economici perché le fusioni i in alluminio vengono realizzate con processi di serie molto più economici della ghisa.

Il mercato

DZ Trasmissioni opera in una nicchia di mercato che richiede prodotti di elevata qualità in quantità non molte elevate. Due fattori che la tengono al riparo dalla concorrenza asiatica e delle grandi multinazionali. «Le nostre trasmissioni angolari – precisa Pullega – sono costituite da ingranaggi conici difficili da realizzare mantenendo un elevato standard di qualità. Alcune aziende dell’estremo oriente hanno acquistato macchinari che potenzialmente potrebbero riuscire a costruirli, ma sono ancora ben lontani dal saperli usare in maniera adeguata e il risultato finale è tale da non impensierirci, per il momento. D’altra parte è stata una nostra scelta precisa quella di puntare su prodotti di elevata qualità, perché in quelli caratterizzati da una bassa tecnologia la concorrenza è oggi spietata. È proprio grazie a questa strategia che possiamo vantare una lenta ma progressiva crescita».

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I punti di forza

Ma quali sono, per riassumere, i punti di forza della società bolognese? «Oltre all’elevata qualità che il mercato ci riconosce da sempre – afferma Pullega – uno dei nostri punti di forza principali è sicuramente rappresentato dalla velocità delle consegne, con ordinativi che riusciamo a evadere nell’arco di due settimane. Sia grazie al fatto che abbiamo un magazzino importate per le serie standard sia grazie alla flessibilità che il nostro indotto ci consente di avere. Con la stessa celerità di un ordine di cento pezzi, per citare un altro esempio recente, abbiamo evaso un ordine di 10000 pezzi per un rinvio angolare della serie DZ».

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Moreno Soppelsa è un giornalista e fotografo con competenze nella diffusione di contenuti nei nuovi e vecchi canali, dalla carta stampata ai social media, dai siti Web alle App.

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