Nel mondo secondo le norme

Ecco come lavora un importante ente di certificazione internazionale – Siamo entrati nel laboratorio di Nemko, specializzato nella certificazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche.Aiutare i prodotti dei propri clienti ad avere accesso al mercato mondiale garantendone la conformità alle norme e ai regolamenti in ogni Paese, compresi i mercati emergenti e quelli con le normative più severe e problematiche. È questa in buona sostanza la mission di Nemko, l’ente di certificazione con casa madre in Norvegia e 25 filiali sparse per il mondo. Il gruppo, come vedremo, punta sui servizi che fornisce ai propri clienti, che in Italia comprendono nomi come Rancilio e Nuova Simonelli, per citare due grandi nomi di produttori di macchine professionali per il caffè che vengono esportate in tutto il mondo. Servizi che si concretizzano, oltre ovviamente all’attività di prova e certificazione, nella capacità di ritagliare la propria attività sulle precise esigenze dei propri clienti, sull’abilità di operare quasi in tempo reale con laboratori perfettamente attrezzati che in Italia lavorano su doppio turno dalle 6.30 alle 21.00 e nel fornire un concreto aiuto alle aziende che vogliono aggredire nuovi mercati intervenendo sin dall’inizio dello sviluppo di una famiglia di prodotti con suggerimenti che comprendono anche il modo più opportuno di differenziare i prodotti e la tipologia di certificazioni da fare in base al mercato da raggiungere, in modo da rendere più veloce la parte burocratica che precede un lancio dell’elettrodomestico. Ne abbiamo parlato con Luigi Trezzi, direttore della filiale italiana di Nemko, e con Carlo Casati, direttore commerciale.

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Il Gruppo e il ruolo

Nemko è l’acronimo di Norges Elektriske Materiellkontroll. È stata fondata nel 1933 come istituzione per le prove di sicurezza obbligatorie e l’autorizzazione nazionale degli apparecchi elettrici da commercializzare in Norvegia per collegare la rete di pubblica utilità. Più tardi, anche le prove per le prescrizioni sulle radiointerferenze diventano parte integrante del quadro delle autorizzazioni. Nel 1994 viene trasformata in una fondazione indipendente e autonoma. Oggi il Gruppo Nemko offre servizi di esecuzione prove, verifiche ispettive e certificazioni riguardanti prodotti e impianti su scala mondiale, presente in quattro continenti. «Il nostro compito – afferma Carlo Casati – è di consentire all’industria di avere le certificazioni necessarie per entrare nei principali mercati mondiali, da quelli più semplici dal punto di vista del nostro servizio, come quelli europei, sino a quelli più “ostici”. Il Brasile, ad esempio, accetta soltanto un particolare schema di certificazione, che noi siamo in grado di fornire. Lo stesso avviene per il Nord America, che ha norme completamente diverse da quelle europee. Abbiamo anche una grande esperienza per quanto riguarda la Cina, che ha istituito degli appositi organismi che forniscono il benestare finale solo dopo aver effettuato direttamente le verifiche. In questo caso operiamo un po’ come le agenzie che si occupano delle revisioni delle automobili: oltre a preparare le pratiche necessarie, proviamo in loco il prodotto e verifichiamo che tutti i componenti e la parte formale siano in regola per la verifica finale governativa cinese.

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Il modo di operare

Ma come agisce esattamente Nemko quando si tratta di effettuare le certificazioni? Ce lo spiega Luigi Trezzi: «Il nostro obiettivo è quello di entrare la mattina nelle aziende, e non la sera quando il prodotto è stato costruito, per fornire sin dall’inizio il nostro valore aggiunto di esperti delle regolamentazioni di tutto il mondo, in modo da aiutare l’industria a definire a priori le migliori strategie di certificazione». In genere le industrie si rivolgono a Nemko dopo aver definito a livello commerciale quali sono i Paesi nei quali intendono esportare una nuova famiglia di prodotti. «In questo caso – aggiunge Carlo Casati – lavoriamo direttamente sui prototipi, che possono essere differenti perché, per fare un esempio, un prodotto che va esportato in Nord America ha una tensione differenti da quelli venduti in Europa e ci sono sensibili differenze costruttive e di certificazione. Una volta conosciuti i mercati target procediamo con le prove e le verifiche secondo le varie normative nazionali. A volte però capita che un lotto già in produzione venga venduto in una nazione non prevista originariamente. In questo caso entra in gioco la tempestività con cui riusciamo a far fronte ai nuovi test in modo che il cliente possa eventualmente apportare gli aggiustamenti necessari per ottenere le nuove certificazioni».

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I punti di forza

«Per avere successo in questo campo – aggiunge Trezzi – uno dei punti cruciali è rappresentato proprio dal capire le esigenze dei clienti e di riuscire a soddisfarle nel momento in cui ne ha bisogno. Per questo il nostro laboratorio EMC lavora su due turni. L’altro importante valore aggiunto che ci contraddistingue è quello di dare un servizio ritagliato sulle esigenze delle aziende, particolarmente importante in un paese come il nostro nel quale la maggior parte delle industrie sono medio e piccole. Anche per realtà con meno di cinquanta dipendenti, così come per le grandi multinazionali, siamo in grado di adattarci alla loro modalità operativa e di essere estremamente flessibili in modo da poter chiudere velocemente il cerchio per quanto riguarda le certificazioni. L’aspetto più visibile del nostro lavoro è rappresentato dalle prove, che sono la parte necessaria del percorso certificativo, ma è un prerequisito che siano fatte a regola d’arte e che attestino che il prodotto è sicuro. Il nostro vero valore aggiunto è rappresentato dall’esperienza nella certificazione in tutto il mondo».

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Futuro prossimo

Nel futuro prossimo di Nemko c’è la presentazione di un nuovo brand che avverrà il 15 maggio, ma nel momento di scrivere queste righe (aprile) non è possibile anticipare ancora nulla a questo proposito. Per quanto riguarda la strategia, Nemko sta puntando molto su prove, verifiche e certificazioni che riguardano gli aspetti energetici e di salvaguardia dell’ambiente. E di aprirsi a nuovi mercati che si stanno costituendo dal punto di vista certificativo, come ad esempio quello dell’India che non ha ancora regolamentazioni precise per gli elettrodomestici ma che tra non molto, con tutta probabilità, adotterà un sistema certificativo anche per questo comparto. «La nostra strategia degli ultimi anni e per l’immediato futuro – conferma Trezzi – è rivolta ad ambiente, energia e mercati emergenti».

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Moreno Soppelsa è un giornalista e fotografo con competenze nella diffusione di contenuti nei nuovi e vecchi canali, dalla carta stampata ai social media, dai siti Web alle App.

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