L’evoluzione del digitale

Una macchina digitale che stampa 600 metri quadrati all’ora – È quanto abbiamo visto all’opera da Trocart, azienda specializzata in imballaggi e ed espositori in cartone.

Trocart è un’azienda di Cinisello Balsamo, alle porte di Milano, che dal 1980 si occupa di progettare e costruire imballaggi ed espositori di cartone ondulato. Prodotti particolari, studiati per essere montati facilmente e per poter esporre con un buon rapporto qualità/pezzo merci che spaziano dagli occhiali alle riviste, alla base dei quali vi sono dei brevetti che hanno fatto la fortuna dell’azienda milanese. Come il “piedino Trocart” in materiale plastico, che viene fissato insieme alla dima di appoggio in cartone o in legno al cartone ondulato, permettendo di ottenere espositori che combinano buona resistenza alle sollecitazioni (anche in ambienti umidi) e facilità di montaggio. O come quello che in Trocart chiamano “il bancale brevettato”, un sistema che permette di trasformare in un corpo unico un bancale e un espositore. In pratica si tratta di una struttura composta da una piattaforma con piedini in plastica da montare e unire al contenitore espositore.

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Fantasia e attrezzature

Per fare prodotti di questo genere, oltre alla fantasia che ha portato alla realizzazione dei due brevetti, ci vuole l’attrezzatura giusta. Che nel caso di un’azienda come Trocart si traduce in macchine da stampa, sistemi di taglio e adeguati software. L’azienda di Cinisello Balsamo si è sempre dimostrata sensibile all’innovazione e, complice il mercato che richiede tirature sempre più basse, non ha esitato in tempi ancora “non sospetti” ad affiancare alle tecnologie di stampa offset e flessografiche quelle digitali. Lo ha fatto investendo nel 2011 nella HP Scitex FB7600, chiamata ad affiancare la HP Scitex6700 acquistata l’anno prima. Ed ora è stata la prima azienda italiana a installare la nuova HP Scitex FB10000 nella nuova sede dedicata esclusivamente alla stampa digitale di Cinisello Balsamo, inaugurata con un open day dal titolo non casuale: “L’evoluzione digitale”. La “reginetta” dell’evento è stata ovviamente l’FB10000, una macchina dotata di 312 testine di stampa (52 per ognuno dei sei inchiostri a bordo: ciano, magenta, giallo, nero, ciano chiaro e magenta chiaro) che può raggiungere la velocità di 600 metri quadrati all’ora o 120 fogli all’ora in formato intero da 160 per 320 centimetri. Ma non è stata la sola protagonista della giornata, che ha visto la partecipazione di un centinaio di ospiti intenti a vedere sia la stampante all’opera sia i due plotter automatizzati Esko Kongsberg (distribuiti in Italia da B+B International): XP44 Auto e XP24 Auto, che si differenziano sostanzialmente solo per il formato di taglio. Due belle macchine multifunzione che permettono di tagliare (taglio lineare e a 45°), cordonare e fresare cartone con spessore fino a 40 millimetri e che rappresentano la prima tecnologia costruita specificatamente per il packaging e la finitura di stampa digitale. Insomma, una buona accoppiata con la macchina HP. Resa più salda dal terzo protagonista della giornata, che in questo caso non è “incomodo”: ArtiosCAD, il software specifico di disegno parametrico e progettazione 2D e 3D di struttura e dell’immagine del packaging e dei sistemi espositivi e di comunicazione POP di casa Esko (anche in questo caso il Gruppo B+B ne cura, in esclusiva per l’Italia, distribuzione ed assistenza tecnica).

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Le ragioni dell’investimento

«Quando abbiamo visto per la prima volta all’opera la HP Scitex FB10000 ci siamo immediatamente resi conto che era un sistema estremamente performante, anche rispetto alle precedenti macchine da stampa di HP che abbiamo in passato acquistato, la 6700 e la 7600» ci racconta Diego Castelli, socio di Trocart con Loris Santolini. «E noi abbiamo bisogno di macchine sempre più performanti, perché l’evoluzione continua di questo settore comporta una richiesta di accorciamento dei tempi di consegna in parallelo con ordini di stampa con tirature sempre più contenute. Sono le ragioni per cui abbiamo inaugurato questa sede totalmente dedicata alla stampa digitale, nella quale riusciamo a fare tutte le lavorazioni che ci servono con la stampante di HP e i due plotter da taglio automatici Kongsberg. Fermo restando la necessità di puntare sempre di più sul digitale, anche se nelle altre sedi del gruppo continuiamo a impiegare le tecnologie tradizionali per gli alti quantitativi, la nostra scelta è caduta sulla FB10000 anche perché è in grado di fornire un prodotto di qualità offset tipica delle grandi tirature anche su quelle piccole». Ma la qualità e le performance di questa macchina non rappresentano le sole ragioni per cui è stata scelta. «Si è trattato di un investimento considerevole – prosegue Castelli – che però ci sta dando grandi soddisfazioni perché la HP Scitex FB10000 consente di dar vita con estrema facilità a prodotti per i quali con le tecnologie tradizionali ci voleva un gran numero di fustelle. Un altro vantaggio è rappresentato dal formato, che con i suoi 160 per 320 centimetri ci consente di stampare prodotti più grandi rispetto a quelli realizzati con l’offset che si limita al formato 160 per 120». Frederic Pambianchi, regional business manager di HP Scitex Industrial, sottolinea come la tecnologia High Dynamic Range (HDR) che rappresenta il cuore della macchina da stampa di HP consenta di combinare alta qualità e produttività senza compromessi. «FB10000 – afferma il manager – permette inoltre di personalizzare le applicazioni, consegnare rapidamente gli ordini e stampare su una vasta gamma di formati tra cui cartone, plexiglass e carta». Oltre alle caratteristiche già citate, possiamo aggiungere che la HP Scitex 10000 è capace di stampare direttamente su supporti rigidi e cartone ondulato fino a uno spessore di 25 millimetri. Ma il suo punto di forza principale, quando si parla di grafica da negozio, espositori in cartone ondulato e packaging, è determinato dalla tecnologia di stampa HP Scitex HDR, in grado di rendere il colore con precisione e fornire un buon livello di nitidezza nei dettagli e nelle sfumature. Risultati ottenuti grazie a combinazione di inchiostri chiari e scuri e tre diverse dimensioni della goccia che producono una stampa che raggiunge 16 gradazioni di grigio che contribuiscono alla resa dei dettagli e delle sfumature delle immagini. Tra gli altri vantaggi di questa tecnologia, HP sottolinea la scarsa granulosità, le transizioni cromatiche omogenee e la precisione del posizionamento dei punti che garantisce la nitidezza e la chiarezza di testo, codici a barre e grafica.

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Il mercato c’è

Trocart, in un contesto di mercato difficile, è la dimostrazione di come ci sia spazio per crescere se si assecondano le esigenze dei clienti fornendo i prodotti giusti al giusto prezzo. «Siamo fortunati – ammette con modestia Diego Castelli – perché lavorando su Milano possiamo contare sulle grandi agenzie di questa città. Senza dovere fare i conti con una battaglia dei prezzi che in altri comparti è decisamente troppo accesa, perché quando si fornisce un prodotto qualitativamente alto il prezzo non è il fattore decisivo».

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Moreno Soppelsa è un giornalista e fotografo con competenze nella diffusione di contenuti nei nuovi e vecchi canali, dalla carta stampata ai social media, dai siti Web alle App.

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